Assegnati i “nobel italiani” a Michael McLure e Costanza Bonadonna
Sabato 3 ottobre 2020 la cerimonia telematica di consegna con il rettore Mancarella, il sindaco Conti e la governatrice del Distretto 2071 Cardinale
Sono il professor Michael McLure della University of Western Australia e la professoressa Costanza Bonadonna dell’Università di Ginevra i vincitori del premio internazionale Galileo Galilei, giunto alla 59^ edizione, frutto della sinergia tra Rotary, Università di Pisa e città di Pisa. I due studiosi, scelti da illustri rappresentanti del mondo accademico e scientifico designati dal rettore dell’Università di Pisa, Paolo Maria Mancarella, saranno premiati sabato 3 ottobre alle 11.30 nel corso di una cerimonia che, a causa della pandemia, si svolgerà in diretta on line sul sito della Fondazione Premio Galileo Galilei. Il rettore consegnerà il premio alla presenza del presidente della Fondazione Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, Marco Mancini e del sindaco di Pisa, Michele Conti e della governatrice del Distretto Rotary Inetrnational 2071, Letizia Cardinale.
Cultura italiana, prestigio internazionale e orgoglio pisano. Dalla splendida sinergia tra i Rotary italiani, Pisa e l’Università di Pisa, giunge quindi alla 59ª edizione l’ambito premio internazionale ‘Galileo Galilei’. Nato nel 1962 dall’ idea di Tristano Bolelli, socio del Rotary club Pisa, glottologo dell’ ateneo pisano nonché vicedirettore delle Scuola Normale Superiore negli anni cinquanta, il premio sposa la vocazione più alta del Rotary: il supporto alla libera circolazione delle idee e alla ricerca.
“Non è un caso – sottolinea il presidente del Rotary Club Pisa, Sandro Sgalippa – che i Nobel italiani, com’è riconosciuto il premio Galilei nella comunità accademica internazionale, siano attribuiti proprio a Pisa. La nostra città è da secoli il punto di riferimento di generazione di giovani che vengono a completare il proprio percorso di studi aprendosi al mondo. Dalle materie letterarie a quelle scientifiche qui insegnano le eccellenze che trovano nell’Università, nella Scuola Superiore Normale e nella Scuola Superiore Sant’Anna l’humus ideale per realizzare le proprie ricerche e contribuire allo sviluppo della cultura e della scienza”.