Classe 1925, guidò per decenni la storica casa editrice di famiglia in piazza del Castelletto: e proprio domani, giorno del suo compleanno, su proposta del Rotary Club Pisa, quel luogo verrà intitolato al suo nome.
Domani, mercoledì 23 marzo alle ore 12.00, si terrà la cerimonia di intitolazione dell’odierna piazza del Castelletto a Luciano Lischi, socio “storico” del Rotary Club Pisa , di cui è stato presidente nell’annata 1997-98. Alla cerimonia saranno presenti, insieme al presidente Pino Bentivoglio e al consiglio direttivo del Club, le Autorità cittadine insieme ai figli di Luciano. L’iniziativa di intitolare a Lischi la piazzetta che si affaccia su via Ulisse Dini dove era la sede della tipografia e della casa editrice, oggi occupata dagli uffici della Scuola Normale, è nata, infatti, nell’ambito del Rotary Club di Pisa. L’idea è stata poi accolta dall’amministrazione comunale e domani, (sarebbe stato il suo compleanno essendo nato il 23 marzo 1925), con una semplice cerimonia la vecchia piazza del Castelletto cambierà nome e prenderà quello di Luciano Lischi rendendo così omaggio a un pisano che occupa un posto di primo piano nella storia della città nel dopoguerra.
Giunto alla guida della storica casa editrice di famiglia, Luciano Lischi intensificò e ampliò i rapporti col mondo scientifico e universitario pisano, grazie alla pubblicazione di opere dei professori dell’ateneo e della Scuola Normale. Importante anche in quegli anni la collana di narrativa da lui fondata che pubblicò romanzi di Carlo Cassola, Giorgio Bassani, Libero Bigiaretti, Giuseppe Dessì. Oppure l’importante collana diretta da Francesco Flora dove uscirono testi di Ragghianti, Gavazzeni, Dorfles e dello stesso Flora oltre a opere di Eugenio Garin, Roberto Ridolfi, Antonio La Penna e ben quattro volumi di Sebastiano Timpanaro.
Da non dimenticare infine, le opere destinate a Pisa e alla sua storia, come quel “Forma Pisarum” di Emilio Tolaini più volte ristampato. Appassionato di mare Luciano Lischi fondò anche, insieme al giornalista de “La Nazione” Mauro Mancini la collana “Il tagliamare”, ricca di manuali e portolani ancora oggi indispensabili per la navigazione da diporto.
Ma di Luciano Lischi e del ruolo che ha svolto a Pisa non si deve dimenticare neppure l’impegno sui temi della tutela ambientale, svolti sulle pagine della rivista “Terme e Riviere”, fondata da suo nonno Vincenzo e originariamente dedicata al termalismo. Basta pensare che l’idea di un Parco Naturale come è quello che conosciamo oggi, esteso sulla costa pisana fino a Viareggio, nacque proprio in piazza del Castelletto con le inchieste sulla sistemazione di Bocca d’Arno, le battaglie contro progetti urbanistici di lottizzazione selvaggia, come quelli nella pineta di Torre del Lago o alle spalle di Tirrenia. In stretta collaborazione con Emilio Tolaini e “Italia Nostra” fu negli anni Sessanta e Settanta che sulla rivista del termalismo da lui diretta Luciano Lischi cominciò a coordinare un ampio dibattito che avrebbe portato alla nascita nel 1979 del Parco Naturale.