La cerimonia nell’ambito del laboratorio di idee MixPisa del Roraty Club Pisa
di Tommaso Strambi
Il 19 giugno del 2019 nella sala Ricci della Camera di Commercio di Pisa ci ritrovammo per il primo MixPisa. Una sfida e un evento lancio di un lungo viaggio che ci ha portato ad affrontare temi diversi ma connessi tra loro nell’ottica della città del futuro, secondo due direttrici: lo sviluppo strategico del territorio e l’innovazione digitale.
Un viaggio tra esperienze diverse, maturate in altri territori e contesti, con cui è interessante confrontarsi: dal case history di Torino, città che attraverso il piano strategico è riuscita a costruire una nuova identità, a Madrid con le sue start up capaci di attrarre investimenti per il 340% nel 2018, passando per Matera, capitale europea della cultura.
Immaginare la città del futuro, smart e vivibile, è tutta questione di mix, basta individuare quello giusto tra sviluppo, condivisione e innovazione digitale.
Immersi nel futuro ci siamo ritrovati nel 2020. E chi lo avrebbe mai detto che una piccola sequenza di proteine e amminoacidi avrebbe dichiarato guerra al genere umano costringendoci a un lungo lockdown? Un’emergenza non solo sanitaria, ma anche e soprattutto economica. I paradigmi si sono rovesciati all’improvviso. È cambiato il modo di lavorare, abbiamo scoperto il distanziamento sociale. E ciò che prima era la normalità, oggi è una riconquista. Chi avrebbe mai pensato un risveglio in un mondo in cui all’improvviso gli aerei hanno smesso di volare, flussi di miliardi di persone che viaggiavano intorno al globo si sarebbero ritrovate tutte sedute di fronte alla scrivania di casa, davanti ad un computer, trasferendo la propria presenza alla sola voce e alla sola immagine trasmessa digitalmente?
Un sogno? Spesso un incubo, perché questa decrescita “forzata” si è portata dietro una crisi economica, oggi acuita da quella che è stata l’aggressione militare iniziata lo scorso 24 febbraio dalla Russia contro l’Ucraina.
In questo contesto macroeconomico e geopolitico ci siamo interrogati su come Pisa con le sue intelligenze, le sue eccellenze nella robotica, nell’economia, nel pensiero, le sue start-up e le sue spin-off possa essere protagonista della rinascita.
La grande sfida di questi anni è far sì che la new economy, rimescolando le risorse disponibili verso mercati più ristretti e autosufficienti al fine di evitare nuovi rush virali ancora più letali, crei le condizioni per la nascita di tante piccole cellule che siano autosufficienti, ma che allo stesso tempo possano consentire lo scambio delle merci e dei servizi in maniera più controllata e razionale.
Il mix esiste e gira ancora, ma le correnti hanno invertito il giro.
È da qui che i tre Rotary Club della città – Pisa, Galilei e Pacinotti – hanno deciso di animare MixPisa. Visioni e visionari a confronto su economia, società, formazione, turismo, scienza, sanità e nuova socialità. Un futuro da scrivere per governare il cambiamento e non esserne travolti.
Un percorso che sapevamo avrebbe camminato ancora, con nuove gambe, nuove teste, nuove intelligenze. E così è stato.
Ci vuole coraggio a far proprie le idee altrui, a implementarle, a svilupparle, a farle crescere ancora, ma Sandro Sgalippa, past presidente del Rotary Club Pisa, Savino Sardella, passa presidente del Rotary Club Galilei e Massimo Lupetti, past presidente del Rotary Club Pacinotti, lo hanno fatto con una sensibilità è una capacità di cui tutti li siamo riconoscenti.
A cominciare, da quel manipolo di “incoscienti”, consentitemi il gioco di parole, composto dall’ingegnere Luigi Doveri, dall’architetto Fabrizio Sainati, dal professor Giuseppe Turchetti, dall’imprenditore Fabio Calabrese, dal fotografo Nicola Ughi (che si è aggiunto strada facendo), e dal sottoscritto, che tra un caffè e tante videochiamate (e, allora, il lockdown non era ancora scattato) hanno dato vita a quella prima edizione.
In questi anni MixPisa ha sviluppato quella idea ispiratrice, ampliandola in un contesto socio-economico mutato. Non più solo innovazione digitale e Smart city ma come laboratorio di idee in cui confrontarci da più angoli visuali per immaginare il futuro che ci attende. Per prepararci a governare il cambiamento per non esserne travolti. L’emergenza sanitaria dettata dal Coronavirus ha ribaltato i paradigmi, e dopo averci costretto a un lungo e duro lockdown ci ha imposto di essere pro attivi.
Non possiamo aspettare, dobbiamo imparare a ridisegnare la nostra società, la nostra economia, la nostra socialità, con tutto ciò che ne discende in termini di quotidianità: dal modo di spostarci, dal modo di lavorare, di fare formazione, di assicurare servizi (a cominciare da quelli sanitari e non solo), dall’abitare, dal ripensare gli spazi delle nostre città. Ed è con questa filosofia che in questi quattro anni ci siamo misurati.
In particolare nel corso dell’annata rotariana 2020-2021 abbiamo dato vita ad un ciclo di incontri che hanno evidenziato le potenzialità presenti a Pisa nei settori della scienza e della tecnologia, del turismo, della formazione, della sanità, dell’agricoltura 4.0 e della mobilità.
Sette appuntamenti trasmessi in diretta streaming attraverso il sito internet di MixPisa e la pagina Facebook che hanno portato ad una copertura complessiva di oltre 100 mila visualizzazioni dei vari video e una copertura dei Post di Facebook con oltre 130mila persone raggiunge. Con un dato molto significativo: di questi ‘contatti’ il 30 per cento rappresentavano follerws, ovvero amici di MixPisa, mentre il 70 per cento erano costituiti da nuovi utenti. E, se ovviamente, la maggior parte degli utenti proveniva dalla Toscana, abbiamo registrato contatti anche da New York, New Delhi, Sydney e persino dall’Afghanistan.
Lo scorso anno, poi, in piena continuità con l’Annata Rotariana 2018-2019, abbiamo bandito il Premio “Franco Mosca” da assegnare ad una start-up pisana che si fosse contraddistinta in un progetto in tema di innovazione tecnologica e dimensione sociale/sanitaria. Sostenere e valorizzare i giovani. È, da sempre, una delle principali azioni promosse dal Rotary Club International. Ma è sempre stata anche la principale missione del professor Franco Mosca, che da chirurgo e da rotariano ha sempre contribuito a formare e crescere i migliori talenti nel campo della chirurgia e non solo. E proprio il professor Mosca ci aveva supportato e sostenuto nel lanciare la prima edizione di MixPisa per questo ci è parso naturale intitolare a lui il premio destinato alle start-up, giovani e dinamiche. Prima edizione del Premio “Franco Mosca” che, alla presenza della vedova Giusy e delle figlie Irene ed Elena, è stata assegnato a Relief, spinoff dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, guidato dall’ingegnera Gioia Lucarini.
Il lavoro di MixPisa è stato possibile grazie al patrocinio del Comune di Pisa, della Camera di Commercio di Pisa e dell’Unione Industriale Pisana, con il supporto di Montacchiello, Open Fiber, Banca Popolare di Lajatico, Pisa Carburanti, UnipolSai Assicurazioni, Mediolanum, e Devitalia Telecomunicazioni.
Un lungo viaggio in cui abbiamo abbiamo voluto lanciare la sfida di immaginare il futuro. Un futuro da scrivere, appunto, per governare il cambiamento e non esserne travolti.