Conversarzione di classifica del socio Alberto di Carlo
Il Diabete Mellito è una patologia cronica non trasmissibile caratterizzata da un aumento degli zuccheri nel sangue (iperglicemia).
Si parla di Diabete Mellito di tipo 1 quando la persona, in genere in età giovanile, a causa di un processo di autodistruzione delle beta cellule pancreatiche che producono l’insulina, si trova in carenza assoluta dell’ormone e, pertanto, necessita di trattamento con insulina.
Il Diabete Mellito di tipo 2 è il più comune (90% dei casi di diabete), compare generalmente in età adulta e negli anziani ed è caratterizzato da un alterato funzionamento dell’insulina verso i tessuti, ad esempio muscolo e tessuto adiposo, e da un parziale deficit di secrezione dell’insulina. I fattori che aumentano il rischio di svilupparlo sono la familiarità, l’età, l’obesità, lo stile di vita (alimentazione scorretta e sedentarietà).
L’impatto della malattia dal punto di vista clinico, sociale ed economico sul nostro Sistema Sanitario Nazionale e sui servizi regionali è molto importante:
– l’8% (9 miliardi di euro) del budget del SSN è assorbito dal diabete;
– 7-8 anni è la riduzione di aspettativa di vita nella persona affetta da diabete in cattivo controllo glicemico;
– il 60% della mortalità per malattie cardiovascolari (cardiopatia coronarica, ictus cerebrale, malattia vascolare periferica) è associata al diabete;
– il 38% delle persone con diabete ha insufficienza renale che può portare alla dialisi;
– il 22% delle persone con diabete ha retinopatia che può condurre a cecità;
– il 3% delle persone con diabete ha problemi agli arti inferiori e ai piedi con alto rischio di amputazione.
Questi importanti numeri rendono fondamentale e non procrastinabile una vasta attività di corretta informazione e prevenzione sul versante alimentare, dell’attività fisica e dell’approccio mentale (cura delle relazioni socio-affettive, essere positivi e motivati, curare passioni e hobby, ecc.).